Avrei voluto chiamare questo Blog, "Iniziando a camminare" ma poi riflettendo qualche istante in più ho creduto limitativo, per me e per quelli che ho incontrato lungo la mia vita, utilizzare quel nome.
Ho iniziato a camminare molti anni fa, con amici diversi e diverse canzoni.
Ora il tempo è passato e continua a passare ed io posso solo dire e sperare di continuare a camminare, per diverse strade e con diverse canzoni.
Buona lettura.

lunedì 30 giugno 2008

O.W.

"Ah! I have talked quite enough for to-day," said Lord Henry, smiling. "All I want now is to look at life. You may come and look at it with me, if you care to."




Tutto ciò che è moderno viene, prima o poi, superato.

venerdì 27 giugno 2008

La quarta via

Eccola finalmente... pagina 86 del libro L'ultimo Alchimista...
Lessi questo romanzo qualche tempo fa (anni) e questa pagina che questa sera ho voluto rileggere, è tutto ciò che mi è rimasto dentro di questo libro di Micah Nathan. L'ho voluta rileggere perché mi è tornata in mente qualche giorno fa, mentre in macchina ero al telefono ad ascoltare. Non so ancora bene il motivo, forse perché abbiamo bisogno di ''imporre le nostre regole al mondo'' o forse perché abbiamo bisogno di sopravvivere agli eventi ed ai venti del destino....


... Era uno stregone russo dell'800. Riteneva che esistessero tre strade sbagliate verso l'illuminazione: quella fisica, quella emotiva e quella intellettuale. Possiamo denominarle la via del fachiro, la via del monaco e la via dello yogin. Tutti e tre falliscono perché si affidano agli insegnamenti dei rispettivi maestri e, pur avendo più libertà della maggior parte di noi, sono sempre soggetti ai limiti del maestro. Gurdjieff trovò una soluzione, quella che battezzò 'la quarta via'. La via dell'uomo astuto.
.. L'uomo astuto si prefigge di provare tutto e sperimentarlo in prima persona. Secondo Gurdjieff, gli individui vivono in una realtà occidentale, cioè sono vittime degli eventi, il destino li sferza come un vento impetuoso. Basano le loro decisioni sul fato. L'uomo astuto di Gurdjieff è l'esatto contrario. Non giudica mai dalle apparenze, stabilisce le sue regole, impone la sua volontà al mondo. Sono gli altri che mostrano una reazione nei suoi confronti, NON viceversa.
...Gurdjieff sosteneva che lo strumento più efficace per diventare un un uomo astuto era il lavoro instancabile. Immergiti in una fatica impossibile , suggeriva, finché la tua anima si appesantisce, e solo allora sarai in grado di resistere ai venti del destino...




venerdì 20 giugno 2008

"La famiglia dei funghi"

Visto e considerato che Francesco ci ha scattato questa foto... ed ha riso per oltre 10 minuti ho deciso di pubblicarla... insieme però pubblico anche il risultato della "diffamazione" per le "ridicole pose" assunte ...
- La famiglia dei funghi -

domenica 15 giugno 2008

il tempo di un "Padre Nostro"


... "Frate Matteo mi dica come fa a curare così questi fiori? E se posso chiederlo, qual'è la giusta proporzione di acqua che da' loro ogni giorno?"
Frate Matteo in rispettoso silenzio si girò verso l'abbate e rispose:" Il tempo di un Padre Nostro mio signore, il tempo di un Padre Nostro per ogni pianta"...



Ecco, ancora, la relatività del tempo che dovrebbe determinare la giusta proporzione delle cose. Un Padre Nostro non ha un tempo definito ma come nel suo significato determina la proporzione presente tra l'uomo ed il suo Dio.
Il tempo di un Padre Nostro è come dire "contare fino a dieci", ma 10 persone che contano fino a 10 conterano in 10 modi differenti con altrettante tempistiche ben differenti. Ogniuno di noi è inimitabile perfino nel recitare un Padre Nostro.
Quindi quanta acqua dobbiamo dare ai nostri fiori per averli belli e lucenti? Probabilmente i nostri fiori rispecchieranno il nostro essere perchè il nostro essere determina il nostro modo di contare o pregare e questo determina a sua volta il tempo e quindi la quantità di acqua che daremo alle nostre piante.
A questo punto dovremmo limitarci a parlare di "quantità" in senso stretto prendendo come unità di misura il Volume piuttosto che il tempo, ma poi non avrebbe lo stesso significato.



martedì 3 giugno 2008

La motocicletta è un sistema.

Il Buddha, il Divino, dimora nel circuito di un calcolatore o negli ingranaggi del cambio di una moto con lo stesso agio che in cima a una montagna o nei petali di un fiore. Pensare altrimenti equivale a sminuire il Buddha - il che equivale a sminuire se stessi.

(Robert M. Pirsig, Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta)


Ci sono molti altri tipi di strutture prodotti da altre determinanti, quali le "cause", che producono lunghe strutture a catena della forma: “ A causa B che causa C che causa D " e così via. Una descrizione funzionale della motocicletta si vale di questa struttura.
I vari " esiste ", " è uguale a ", " implica " producono altre strutture ancora, che sono normalmente interrelate secondo modelli così complessi che nessuno, nel corso della propria vita, può capirne più di una piccola parte. Il nome generico di queste strutture interrelate, il genere nel quale la gerarchia -da contenente a contenuto- e la struttura casuale sono soltanto specie, è ‘sistema’.
La motocicletta è un sistema.
Un sistema reale.

(Robert M. Pirsig, Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta)